Storia della sicurezza
La storia della Behavior-Based Safety: dalle teorie di Heinrich all'innovazione della DuPont
La sicurezza comportamentale, nota anche come Behavior-Based Safety, è una tecnica di gestione della sicurezza che si basa sull’analisi delle azioni e dei comportamenti dei lavoratori per prevenire incidenti e infortuni sul lavoro. Questa tecnica ha radici storiche che risalgono agli anni ’30, quando Herbert William Heinrich svolse alcuni studi sull’infortunistica sui luoghi di lavoro. I suoi risultati mostrarono come la maggior parte degli incidenti fosse attribuibile a comportamenti non sicuri dei lavoratori.
Chi è Herbert William Heinrich e quali studi ha svolto?
Gli studi di Heinrich furono confermati dai dati raccolti dalla DuPont, un’azienda che ha sempre prestato molta attenzione alla sicurezza. La DuPont, che produceva polvere da sparo fin dalla sua nascita, decise di costruire il suo stabilimento su una collina che affacciava su un fiume, in modo da proteggere il villaggio degli operai nel caso di problemi tecnici o di esplosione. Ancora oggi, la DuPont continua a promuovere innovazioni nell’ambito della sicurezza e fu la prima azienda a introdurre audit di sicurezza incentrati su aspetti comportamentali e accompagnati da tecniche di feedback durante gli audit. I risultati di queste analisi mostrarono come il 96% degli infortuni fosse dovuto a comportamenti pericolosi e non a condizioni di lavoro insicure.
La corrente del comportamentismo del Novecento, insieme agli studi di Heinrich e della DuPont, portò alla pubblicazione di alcuni articoli scientifici sulla sicurezza comportamentale alla fine degli anni ’70 e all’inizio degli anni ’80. Judith Komaki, professoressa di psicologia, e Beth Sulfer-Azaroff sono considerate le madri della Behavior-Based Safety. Komaki svolse uno studio nel 1978 in cui applicò il condizionamento operante e altre tecniche di cultura della sicurezza alla panetteria del padre di uno dei suoi studenti, ottenendo ottimi risultati. Sulfer-Azaroff, nel frattempo, scrisse “Behavior Ecology and Accident Prevention”, in cui veniva introdotto un sistema semplice, economico e non invasivo per ridurre i rischi di laboratorio basato su ispezioni periodiche e feedback da parte degli addetti alla sicurezza.
Il primo studio pubblicato sulla sicurezza comportamentale, introdotto nel 1972 da Hopkins e Hanger, mostrò come l’applicazione di protocolli comportamentali utilizzando la token economy in una cava a cielo aperto avesse portato a un significativo aumento della sicurezza sui luoghi di lavoro. I minatori ricevevano un token, ovvero un gettone, ogni volta che mostravano comportamenti sicuri, che potevano poi scambiare per premi.
Prova il Corso Gratuito! Clicca il bottone qui sotto e compila il form per riceverlo.
Dagli anni ’80 in poi, la sicurezza comportamentale è diventata sempre più popolare come metodo per prevenire gli incidenti e promuovere la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il principio alla base di questo approccio è che gli incidenti sono spesso il risultato di comportamenti a rischio, e che pertanto è possibile prevenire gli incidenti cambiando questi comportamenti.
La sicurezza comportamentale si basa sull’idea che gli individui scelgono consapevolmente i loro comportamenti, e che pertanto è possibile influenzare queste scelte attraverso l’utilizzo di tecniche di feedback e di rinforzo positivo. Ad esempio, gli individui possono essere incoraggiati a mostrare comportamenti sicuri attraverso il riconoscimento pubblico o attraverso premi materiali.
Oggi, la sicurezza comportamentale è ampiamente utilizzata in molti settori, dall’edilizia all’industria alimentare, e viene spesso utilizzata in combinazione con altri metodi di prevenzione degli incidenti, come l’analisi delle cause profonde degli incidenti (Root Cause Analysis).
Il successo della sicurezza comportamentale dipende dalla partecipazione attiva di tutti i membri dell’organizzazione, dall’impegno dei dirigenti a promuovere comportamenti sicuri e dalla disponibilità di risorse adeguate per supportare l’implementazione di questo approccio.
In conclusione, la sicurezza comportamentale è un metodo efficace per prevenire gli incidenti sul lavoro, promuovendo comportamenti sicuri e migliorando la cultura della sicurezza all’interno dell’organizzazione.