Individuare i comportamenti a rischio in un protocollo di Behavior-Based Safety
La B-BS per migliorare la cultura della sicurezza
Spesso ci si concentra su “cosa è andato storto”, cosa ha condotto a disastrosi incidenti nei luoghi di lavoro.
Negli ultimi decenni, molte aziende si sono rivolte a sistemi di sicurezza basati sul comportamento (Behavior-Based Safety, B-BS) per migliorare la propria cultura della sicurezza e ridurre incidenti e lesioni.
Quando questi sistemi sono progettati seguendo i principi della scienza comportamentale e applicati all’azienda sono in grado di dimostrare la loro efficacia: migliorano le abitudini di sicurezza, la comunicazione dei problemi e la concretizzazione di risultati.
Allo stesso tempo però vi sono molti fattori in grado di ridurre l’efficacia dei sistemi B-BS. Questi possono comparire a volte all’inizio dell’implementazione, altre volte invece dopo molti anni della realizzazione del processo.
Identificare i comportamenti chiave
Uno degli elementi cardine per un sistema efficace è l’identificazione dei comportamenti chiave da inserire nella checklist.
Un problema comune nella realizzazione del protocollo di B-BS si verifica quando viene selezionato un comportamento da inserire nella checklist solo quando risulta facile da osservare (ad esempio, indossare gli occhiali di sicurezza). Altre volte invece perché rappresentano delle scelte che non attirano l’ira della direzione.
Ciò può significare che si stanno invece evitando i comportamenti più a rischio solo per generare rapidamente il protocollo e senza dare troppi problemi al vertice.
Tali pratiche potrebbero essere accettabili nella prima fase di applicazione o di apprendimento in cui man mano si imparano i processi di osservazione dei compagni di lavoro e a fornire loro i rinforzi e feedback correttivi.
Tuttavia, se i partecipanti non passano rapidamente a comportamenti salienti l’intero protocollo rischia di essere banalizzato.
Per individuare i comportamenti da migliorare il primo passo da compiere è quello di identificare i rischi presenti nei luoghi di lavoro.
I professionisti della sicurezza insieme ai lavoratori di ciascuna area si occuperanno di identificare i rischi più frequenti per la sicurezza del personale, congruenti con il già presente documento di valutazione dei rischi e delle misure di controllo e gestione.
I documenti di valutazione dei rischi più recenti e approfonditi possono fornire gli elenchi dei pericoli per ciascun lavoro. In assenza di un documento di valutazione dei rischi, i dati relativi a incidenti e mancati incidenti possono rivelare alcuni dei rischi più probabili.
Chiaramente, i dati sugli incidenti indicano cosa è successo e non ciò che potrebbe accadere.
Spesso i registri che trattano gli incidenti tendono a inclinarsi verso le lesioni più comuni ma meno gravi (ad es. stiramenti e distorsioni). L’esame dei soli dati sugli incidenti non sarà minimamente sufficiente né rivelerà i rischi meno probabili ma potenzialmente catastrofici (ad esempio incendi, esplosioni, perdite di sostanze chimiche dannose).
Esaminare le strategie esistenti
Una volta identificato un elenco dei rischi, i partecipanti dovranno esaminare le strategie di controllo esistenti.
Se il pericolo può essere eliminato del tutto attraverso una riprogettazione del lavoro o dell’attrezzatura ed è pratico farlo, questa dovrebbe essere la prima scelta da prendere in considerazione.
Se invece il pericolo non può essere eliminato, si procederà con altri mezzi. Questi possono includere sistemi di allarme, interblocchi, procedure di autorizzazione, protezioni delle attrezzature, strumenti speciali, dispositivi di protezione individuale (DPI), procedure di lavoro sicure, ecc.
È fondamentale rendersi conto che ognuno di questi controlli si basano sul comportamento degli operatori e / o delle persone addette alla manutenzione per funzionare correttamente e ridurre il rischio di incidenti.
Pertanto, la strategia finale di controllo della sicurezza deve includere il comportamento di protezione individuale per massimizzare la sicurezza, ad esempio:
- Prestare attenzione ai sistemi di allarme
- Utilizzare gli strumenti seguendo le procedure
- Seguire procedure sicure senza prendere scorciatoie rischiose
- Indossare sempre i DPI anche se per brevi lassi di tempo
- Chiedere aiuto quando non si riesce, come ad esempio per sollevare oggetti pesanti
- Eseguire scansioni di sicurezza prima di iniziare il lavoro
- Riparare le apparecchiature essenziali per la sicurezza in modo tempestivo
I partecipanti al protocollo di Behavior-Based Safety dovrebbero selezionare i comportamenti considerati a rischio e da migliorare per rendere efficaci i controlli di sicurezza. Individuare prima i pericoli può impedire di cadere nella trappola dei comportamenti di raccolta che non miglioreranno realmente la sicurezza nella tua azienda.
L’individuazione mirata dei pericoli richiederà più tempo del semplice chiedere: “qualcuno ha idee?” ed è questo a creare il vero vantaggio in un protocollo B-BS più solido e in grado di apportare miglioramenti significativi in termini di sicurezza.
Scopri di più sul protocollo Behavior-Based Safety:
Il protocollo BBS- Sicurezza Comportamentale
Ispirato a un articolo di Cloyd Hyten