Il rinforzo positivo per la sicurezza sul lavoro
Credo che a tutti piaccia ricevere elogi per i propri sforzi e il duro lavoro.
Fin dall’infanzia, cerchiamo l’approvazione delle persone intorno a noi, ancor di più da parte delle figure che riteniamo autorevoli.
Da bambini, l’eccitazione dei nostri genitori mentre muoviamo i primi passi ci incoraggia a continuare a camminare per ricevere una reazione positiva simile; gli elogi dei nostri insegnanti per le buone prestazioni in classe ci incoraggiano a continuare a sforzarci per ottenere buoni voti.
Questo concetto si trasforma con l’avanzare dell’età solo per ciò che riguarda le tipologie di attività per cui cerchiamo un rinforzo positivo e la gratificazione e da chi lo cerchiamo.
Sul posto di lavoro questo metodo viene utilizzato per incoraggiare a fare del proprio meglio. Questo vale non solo per la produttività, ma anche per la sicurezza sul lavoro.
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Quali sono i modi migliori per motivare i lavoratori all’impegno verso la sicurezza?
Questa è una domanda cruciale per quasi tutti coloro che ricoprono un ruolo di leadership sul posto di lavoro.
E, mentre gli esperti di leadership possono concordare con Aubrey Daniels che “il rinforzo positivo è lo strumento di leadership più potente” (Daniels, 1982), i manager si trovano spesso sopraffatti dalla moltitudine di fattori coinvolti nel come, quando e dove amministrarlo.

Che cos’è il rinforzo positivo e come si utilizza nei luoghi di lavoro?
Quando la sicurezza dei lavoratori viene riconosciuta solo come un obbligo, si crea una mentalità negativa associata alla sicurezza nel suo insieme, ma anche alla persona che corregge l’azione o il comportamento non sicuro.
Il concetto di rinforzo positivo è in realtà piuttosto semplice: se premi un comportamento, è più probabile che si ripeta.
E se stai parlando di addestramento o apprendimento di una nuova abilità lavorativa valgono ancora gli stessi principi introdotti da Skinner all’inizio del XX secolo.
Skinner era chiaramente un forte sostenitore delle strategie di rinforzo positivo, chiedendo retoricamente:
“Cos’è l’amore se non un altro nome per l’uso del rinforzo positivo? O vice versa”
(BF Skinner, 1974)
Secondo la teoria del condizionamento operante di Skinner (1938), aggiungendo uno stimolo gratificante (per es. un complimento) dopo un comportamento desiderato, quel comportamento si rinforza ed è quindi più probabile che si ripeta. C’è molto di più nella teoria di Skinner (cioè rinforzo negativo, tipi di risposta, programmi di rinforzo, ecc.), ma il concetto di base di rinforzo positivo è questo:
Premia i comportamenti che vuoi vedere ripetuti. In quanto tale, il termine “rinforzo positivo” è spesso usato come sinonimo di “ricompensa”.
Perché è importante nella sicurezza
Dal punto di vista della sicurezza, i lavoratori non intendono mettere in pericolo se stessi o gli altri, ma la pressione per rispettare le scadenze, i livelli di servizio e gli obiettivi di produttività spesso possono tradursi in protocolli di sicurezza trascurati.
Quindi, come si può promuovere una cultura della sicurezza solida, condivisa e proattiva?
Premiare e riconoscere i lavoratori per un comportamento sul lavoro sicuro contribuisce in modo significativo a una forza lavoro più attenta alla sicurezza, che riduce gli incidenti e gli infortuni sul lavoro.
Ancora più importante, il riconoscimento aiuta a rafforzare la formazione, che stabilisce una cultura in cui i lavoratori stessi aiutano a promuovere procedure di sicurezza adeguate durante il lavoro. Dunque è importante che anche durante i processi di formazione vengano utilizzate metodologie basate su tali tecniche.
I lavoratori non solo si sentiranno bene nel momento in cui ricevono il riconoscimento positivo, ma è più probabile che ripetano i comportamenti sicuri per i quali sono stati elogiati.
Infine, va notato che il riconoscimento della sicurezza non deve necessariamente presentarsi sotto forma di beni materiali o lodi o premi formali. Un semplice riconoscimento verbale è fortemente efficace e motivazionale.
Immagina l’impatto di un dirigente di alto livello che riconosce i forti sforzi di sicurezza di un lavoratore con un semplice:
“Apprezzo che guidi con cautela e sicurezza su quel carrello elevatore attraverso queste aree ad alto traffico – continua così!”.
Ciò può far sì che un lavoratore passi dal sentirsi solo un altro numero, a sentirsi un vero collaboratore e un impatto positivo sul luogo di lavoro.
Con una maggiore autostima, un lavoratore può impegnarsi maggiormente per ottenere buone prestazioni, sia in termini di sicurezza che di produzione.
Dopotutto, fin dal 1946, ci sono ampie prove a sostegno dell’impatto motivante del semplice sentirsi apprezzati per un lavoro ben fatto (Wiley, 1997).
Le primissime ricerche
Il settore assicurativo ha iniziato a ricercare il ruolo del comportamento dei dipendenti negli incidenti durante gli anni ’30. Dopo una revisione di migliaia di rapporti di incidenti, i ricercatori conclusero che l’88% di tutti gli incidenti erano il risultato di errori dei lavoratori.
Da allora, molte aziende hanno sviluppato ampie procedure di indagine sugli incidenti che cercano di trovare le cause alla radice di incidenti e infortuni.
I protocolli Behavior-Based Safety fanno un passo ulteriore e cercano di determinare e comprendere le cause oggettive dei comportamenti a rischio e modificarle verso la messa in atto di comportamenti sicuri.
La psicologia comportamentale ha stabilito che gli esseri umani si impegnano in comportamenti desiderosi delle conseguenze che gli stessi comportamenti causano.
Rispondiamo al telefono per udire la voce di chi ci sta cercando, prendiamo il caffè per la carica che ci dà, rispettiamo i limiti di velocità per non incorrere a sanzioni pecuniarie.
Se una persona si impegna in un comportamento e il risultato è una conseguenza che gli piace, è molto probabile che ripeterà il comportamento.
Le conseguenze positive per l’esecutore sono un “rinforzo positivo”, ossia: rinforzano il comportamento, rendendo molto probabile che il comportamento venga ripetuto.
Nella sicurezza sul lavoro, molte delle conseguenze per le pratiche di lavoro sicure sono negative dal punto di vista del lavoratore.
Per esempio: indossare l’attrezzatura di sicurezza può essere scomodo e interferire con l’esecuzione di un lavoro rapidamente.
Allo stesso modo, le conseguenze per saltare le procedure di sicurezza o infrangere politiche di sicurezza sono spesso positive dal punto di vista del lavoratore.
Per esempio: non rispettare le regole quando si guida il muletto può risultare un modo per velocizzare il lavoro, avendo così un aumento della produzione.
Quando il lavoratore rispetta le consegne date e riesce a produrre quanto se non di più di ciò che gli era stato richiesto, verrà apprezzato per il proprio lavoro. Dunque si deve fare anche molta attenzione a ciò che viene rinforzato!