Come gestire la convivenza multi-generazionale in azienda?
Ammettiamolo: la forza lavoro di oggi sembra molto diversa da quella del passato, specialmente se sei un manager.
Oggi è molto comune che i gruppi di lavoratori si estendano attraverso molte generazioni il che comporta, anche per i dirigenti, la gestione di dipendenti la cui età dura mezzo secolo all’interno di un singolo dipartimento.
Anche i ruoli individuali si stanno spostando in modo da poter introdurre nuove tensioni sul posto di lavoro. Questa tendenza può indurre alcuni leader a preoccuparsi del fatto che i loro dipendenti più anziani possano risentirsi nei confronti dei loro dirigenti più giovani, tra le altre molte sfide che la differenza di età può apportare.
Le differenze generazionali non devono creare una divisione sul posto di lavoro ma essere invece un punto di forza.
Indipendentemente dalla composizione generazionale dell’azienda, i manager devono considerare i propri dipendenti come individui con esigenze uniche e che necessitano propri rinforzi personali.
Per fare ciò, supponi che le persone vogliano essere giudicate in base ai loro meriti, non come parte di una generazione speciale.
I manager dovrebbero cercare continuamente modi per capire perché ogni individuo mostri determinati comportamenti e quindi identificare rinforzi significativi per ogni dipendente.
Ciò richiede di lasciar andare il pregiudizio che si basa sul fatto che le persone della stessa generazione abbiano gli stessi bisogni e che tali siano diversi da quelli delle altre generazioni.
La scienza comportamentale sostiene invece che le persone, indipendentemente dalla loro età o altre etichette stereotipanti, si comportano in modo ottimale quando sono presenti:
- Descrizioni specifiche dei comportamenti da attuare;
- Feedback frequenti;
- Rinforzi positivi per invogliare a impegnarsi nel seguire gli obiettivi prefissati e quando vengono raggiunti i risultati
Quando applichi la scienza del comportamento in questo modo, scoprirai che non vi è un segreto per la gestione attraverso le generazioni. O forse sì ed è disponibile e applicabile per tutti: la scienza comportamentale.
I manager devono semplicemente applicare gli strumenti e i principi della scienza comportamentale per ottenere risultati positivi da tutti i dipendenti.
Certo, è importante incoraggiare la comprensione tra dipendenti di diverse generazioni in modo da evitare tensioni e idee sbagliate ma alla fine, la migliore strategia per gestire il divario generazionale è quella di fornire un quadro universale che incoraggi comportamenti positivi.
Per stimolare alti livelli di collaborazione tra dipendenti di tutte le età, i manager dovrebbero includere i seguenti cinque suggerimenti:
1. Definisci i comportamenti specifici da attuare
Le differenze di età diventano molto meno un problema quando ogni dipendente ha una chiara comprensione di quali sono i compiti e le procedure da seguire.
Quando le aspettative vengono chiaramente comunicate e comprese, i dipendenti comprenderanno il loro ruolo e le attività che ci si aspetta da loro.
2. Eroga feedback tempestivi e chiari
Indipendentemente dalla cronologia dei rinforzi, è fondamentale fornire feedback precisi e specifici per migliorare le prestazioni.
Fai sapere ai dipendenti cosa stanno facendo bene e dove devono invece migliorare.
I risultati migliori si hanno quando si è coscienti delle cose che sono state fatte bene e allo stesso tempo dei propri errori.
3. Crea opportunità per i dipendenti per avere input su come raggiungere gli obiettivi aziendali
I migliori manager non dicono ai loro dipendenti cosa fare ma chiedono consigli su come risolvere un problema.
Tutte le fasce di età lavorano meglio insieme quando si vedono apprezzate e rinforzate per le abilità che mettono in gioco. Poche cose fanno sì che i dipendenti siano coinvolti più del partecipare alla progettazione di sistemi e processi del proprio lavoro.
4. Eroga rinforzi positivi rapidi e frequenti
All’inizio di un nuovo progetto o attività, i dipendenti risponderanno a un flusso costante di rinforzi positivi per portarli sulla buona strada e farceli rimanere.
Col passare del tempo, il comportamento desiderato diventerà autosufficiente e i manager possono cercare altri nuovi comportamenti da rinforzare affinché il miglioramento continui.
Non dare per scontato il duro lavoro! Quest’ultimo rappresenta uno sforzo discrezionale, poiché diretto al raggiungimento di obiettivi importanti e complessi, mai banali.
5. Sii paziente con il processo di modellazione
La modellazione è un processo essenziale nell’insegnamento in cui si rinforzano dei comportamenti che per approssimazione si avvicinano all’obiettivo.
È opportuno rinforzare anche il più piccolo miglioramento che va verso il risultato da ottenere.
Utilizzando tali suggerimenti i leader renderanno i dipendenti più soddisfatti del loro lavoro, sia che abbiano 20 o 60 anni, ottenendo consequenzialmente migliori prestazioni.
Ispirato a un articolo di Aubrey Daniels